VOCE DELLA VALLESINA Settimanale di informazione - Colloqui con lo psicologo - di Federico Cardinali

19 nov 2023

Leggere i miti e coglierne gli insegnamenti

Adamo ed Eva...?

L’ho chiesto tante volte, ma nessuno mi ha saputo o voluto rispondere: se Adamo ed Eva sono la prima coppia e tutti discendiamo da loro, i loro figli per avere dei figli hanno dovuto fare incesti, visto che erano tutti fratelli. Se anche lei non mi volesse rispondere, pazienza. La ringrazio comunque per le cose che scrive...

Elena

 

Non so, Elena, perché non le abbiano risposto. Forse non prendevano sul serio la sua domanda. Oppure? Comunque sia, ci proviamo. La sua, infatti, non è una domanda oziosa visto che, ancora, perfino in certi documenti della chiesa si continua a parlare di Adamo ed Eva come di due persone concrete, in carne ed ossa.[1]

È ormai acquisito che né Adamo né Eva sono mai esistiti. Tutti sappiamo che le prime pagine della Bibbia non sono pagine di storia o di scienza, ma appartengono al genere letterario del mito. I miti sono dei racconti, nati all’interno di una determinata cultura e in una data epoca storica, che vogliono trasmettere un pensiero, un insegnamento. Anziché usare ragionamenti o argomentazioni o spiegazioni, il mito parla attraverso un racconto. Parla come se ciò che narra fosse un fatto reale, storicamente avvenuto. Cioè un evento collocabile in un tempo e in un luogo precisi e determinati.

Ora noi sappiamo che homo sapiens, così definiamo la nostra specie, è apparso sulla terra intorno a duecentomila anni fa. Risultato di un processo evolutivo iniziato qualche milione di anni prima. La specie homo ha passato infatti numerose vicende, apparizioni e scomparse. Finché il sapiens è prevalso sulle altre, pure esse definibili homo, che a un certo punto della storia sono andate incontro all’estinzione. La paleoantropologia e le altre scienze che studiano il nostro processo evolutivo non considerano ipotizzabile una coppia che sarebbe all’origine della nostra specie. Incontri e scontri, con gli incroci più vari, hanno da sempre accompagnato le specie che sono comparse, o anche scomparse, come forme di vita sul pianeta. Compresa la nostra.

 

Perché allora la Bibbia parla di un uomo e di una donna, Adamo ed Eva, creati direttamente da Dio e dei quali noi tutti saremmo i discendenti? Perché la Bibbia, che non è un testo di storia né di scienza, ci dà una lettura sacra della storia, proponendoci un’analisi dei significati. È solo la scienza, nelle sue numerose articolazioni, che può dirci il come delle cose. Come il mondo funziona, come l’evoluzione delle tante forme di vita ha portato alla comparsa della nostra specie.

Tutti ricordiamo la triste vicenda di Galileo, quattro secoli fa. Il conflitto tra lui e gli uomini di chiesa di allora a proposito del sistema solare. Questi ultimi leggevano la Bibbia come fosse un libro di scienza. Quindi, dato che in essa si legge che la terra è al centro, e sta ferma, e il sole la luna le stelle le girano intorno, avevano condannato Galileo come eretico e miscredente. E l’avevano costretto a ripudiare le sue scoperte, pena una scomunica che, allora, avrebbe comportato danni molto seri. Lui, infatti, sulla base delle evidenze che venivano dalle sue osservazioni scientifiche, sosteneva che fosse la terra a ruotare intorno al sole, e non viceversa. (Abbiamo dovuto aspettare il 1992 perché la Chiesa riconoscesse, anche formalmente, questo suo errore).

 

Ecco, Elena. Questo è il punto. La Bibbia non è un libro di storia né di scienza, dicevamo. Ma un testo di teologia. Per di più essa non è neppure un testo unitario: l’intera Bibbia è formata da 73 piccoli libri (il greco biblìa significa libretti), scritti nell’arco di dodici secoli. Essa dà una lettura sacra della storia dell’incontro e della relazione tra Dio e l’umanità, tra Dio e tutto il creato.

Cosa vuole trasmetterci allora il mito di Adamo ed Eva? Non che noi discendiamo da quest’unica coppia, ma che l’essere umano, donna e uomo, ogni essere umano, è creatura di Dio. Come creatura di Dio sono la terra, il sole, il sistema solare e tutti i milioni di galassie che formano l’Universo. Ma il come tutto questo sia avvenuto, quale l’origine dell’universo, quale la sua evoluzione, come pure attraverso quale processo evolutivo della specie homo siamo emersi noi sapiens, tutto questo è solo la scienza a potercelo e dovercelo dire. Con gli studi, le ricerche, le ipotesi e le correzioni che accompagnano ogni scoperta scientifica.

 

Grazie, Elena, per la sua osservazione. Ci ha offerto un’altra occasione per restituire alla Bibbia la dignità di lettura sacra della storia e continuare l’opera di purificazione dalle tante sovrastrutture con cui nei secoli l’abbiamo appesantita. E, nello stesso tempo, riconoscere autonomia e libertà alle scienze che studiano e ricercano l’origine e il funzionamento dell’universo. Homo sapiens compreso.

 

[1] Cfr. Catechismo Chiesa Cattolica, n. 397 e segg.

 

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